venerdì 26 dicembre 2008
AGGIORNAMENTI II,POSTFAZIONE MINIMA,26 dicembre
per la totalita' kitsch è tuttora piu' che cordiale,piu' gentile se vogliamo-il principio-leva non toglie il concetto che si "frequenta"anche chi non ci piace,ma SENZA ESAGERARE.Questo il senso di quest'aggiornamento.Poi esiste la superficie,dove ci possiamo muovere in ogni caso.Che "un favore poi non si nega a nessuno" "solidarieta' organica"era scritto in alcuni frammenti,e chiarisce ancor meglio "la differenza introvertiva",e cosi via.Non vano ricordare la frase che mi ha fatto reinnamorare del libro,che prendeva in prestito forme hegeliane per stravolgerle,"dove il particolare(che qui sta anche per la persona particolare)s'intreccia all'universale,con uno SCARTO".Lo scarto è la novita' contenuta nei miei testi,l'"altra parte"scartata dall'editoria tradizionale,che continua a fare scelte ordinarie.
giovedì 25 dicembre 2008
ESTETICA MEDIOCRE -Per una teoria dei Molti,terzo capit.diApologia dell'Opposto,II parte
ANGELIERI:"anche e non necessariamente.Se uno mangia troppo mondo,si trovera' a discettarne piu' del dovuto.Ma è indispensabile.L'ideale sarebbe qualcuno con cui vuoi davvero dividere la vita da portare sempre in giro per appoggiare la sua immagine,quale decalcomania,sugli spazi vuoti,oberati dal frastuono assordante di quest'umanita' sgradita.A propos di aspra selettivita',voglio ricordare che noi non siamo qui solo per questo,e se qualcosa s'issa al di sopra dello spesso strato di bitume caliginoso del Brutto,la preleviamo e la mettiamo in saccoccia.Purtroppo diviene obbligatorio inamidare categorie sociali,prestar fede ai cosiddetti preconcetti.
E.E:"LE categorie sociali cui alludi,mi pare che ne abbiamo gia' parlato,questo tema del preconcetto,che viene tanto avversato,come ovvio,dalla cultura del politically correct,di pari passo con le idee di tolleranza sociale,della diversita',etc.Amplia."
A:"poco da ribadire,c' è un ipernervismo del disdicevole che porta a preservarsi,a codificare i nemici,ad essere con piu' veemenza propri amici,dedurre da una somma di casi,tener presente che c'è un meglio del peggio ma in certi ambienti è sempre da evitare.Il sapere dei preconcetti è un sapere sociale,ma anzitutto identitario.E formalmente,ripeto,un atteggiamento corretto,gentilema sospettoso in merito all'accesso al territorio,sacro e impuro,dove si collazionano i riti piu' forsennati e si lascia vibrare una passione non facile da interpretare con l'aiuto di settimanali illustrati.
"So di essere una pecora nera....e azzurra"(Sms di un ascoltatore di Radio Rock) ,Saro' sempre la pecora suddetta per qualcuno,anche se molto lontano da qui.L'umanitarismo ha i suoi dei,io osservo i singoli volti.Un'idiozia settoriale,dove si confondono geografia ed esprit individuale,mi costringe a scansare il concetto di tolleranza universale,per riservarlo a chi davvero se lo merita.Vi sono immigrati che non sopporto,altri che non solo tollero,ma accetto volentieri.Poi è scontato si debba dar loro giuridicamente una possibilita',ma
costituendomi come minoranza spirituale,gruppo invisibile,penso che siano piu' tollerati loro di me e dei miei affini.Esiste un feticcio del diverso tollerato,dove AlTRE diversita' non sono tollerate dagli stessi "diversi"geografico-etnici.L'immigrato albanese,figlio di una cultura americanizzata,per risposta ai regimi dell'est,totalmente appiattita e ligia ai miti d'oggi,storce la bocca di fronte a qualsiasi sperimentazione individuale(capelli,cappotti)che devii dalla sua normalita'(basta vedere come ti guardano per strada),cara soprattutto ai coatti di destra e a buona parte del proletariato e/o,con altre forme,alla borghesia benpensante.Dunque il diverso ghettizza il diverso,con uno sguardo,dove la prima diversita' è solo superficiale,economica.Gli stessi,ma deviamo ad altre attitudini,possono compar ire come prescelti nella gradatoria del bello "topico".
Il Bello "topico",pilastro dell'estetica mediocre:il calciatore,il modello,l'attore hollywoodiano,che semplicemente non è universale perchè ci sono donne che non lo ritengono tale.E noi contiamo su queste.Basta spostare un po' lo sguardo,altre nazioni,altri quartieri...
COSA E' SEMPLICE, COSA E' OTTUSO?
COSA E' COMPLICATO,COSA E' REALE?
e vedere "ALTRO"!!!
E.E:"Daccapo alla donna.Si enucleano dunque di nuovo valori di bellezza"
A:"COme uno struggente brano dei King Crimson puo' incenerire una melodia da tormentone estivo,cosi un solo volto puo' spiccare da lla massa liquida di vane strappette.Non me la prendo con l'amore comunemente inteso,ma esiste un'altalena cosciente tra cio' che si ama e cio'che si disprezza,dunque l'amore è dialettico alla Distruzione.La Distruzione poi ama cosi follemente i suoi intervalli,soste per un sorso di vento...
E.E:"Ma ,nello specifico,l'estetica mediocre,se permetti una formula,ha sbocco in una "fuga a due voci?"
A:Non so se voglio dire di piu'.Nel mio caso,la speranza è data dove non vi è speranza alcuna.Dove non era piu'dato sperare,intendo,costruire ponti e castelli per un volto...
E.E:"Nel ritratto di un'artista da giovane di James Joyce si parla della metafora dell'esilio,assieme,probabilmente ,alla maschera,come soluzione esistenziale per l'artista,incompreso in patria o nel mondo.E' la posizione assunta nella fuga,solitaria o amicale,dall'estetica mediocre?"
A:""silenzio,astuzia,esilio"
il primo allude alla maschera dell'artista,"lotta"marginale,implosiva,non contundente.Quasi cortese.Cui ho accennato piu' volte.Ma nemmeno "astuzia",non è poi il termine esatto,parlerei di accortezza,di gestione della propria diversita'.Esilio,senz'altro,a meno di una societa' redenta da una rivoluzione che non ho nemmeno la forza di sognare,e cio' che lo brucia e lo redime è un amore da rifugiati"
Inverno-primavera2007
ESTETICA MEDIOCRE- per una teoria dei Molti,terzo capitolo di Apologia dell'opposto,I parte
AN/GELIERI:"La citta' è tentacolare fino a un certo punto.Ma lo sguardo ne è talvolta reo ed insigne suddito.Ogni sguardo si coagula nel volto che ci recluta,chiede ad alta voce di essere notificato.Colui che gioca alle facce finisce in un Maelstrom.Deve,deve,vuole spremersi in quella luce manigolda.E puo' anche trovarsi a fare i conti con il peggio.L'autobus è forse il luogo dove i proiettili dello sguardo penetrano meglio nella carne viva della Bruttezza.La Bruttezza puo' essere un dato meramente fisiologico,ma è anzitutto un nesso animale,formale,sociologico,un ponte tra la propria generosita' nel distribuire un senso all'ipotesi vivente che ci sfila addosso,a pochi centimetri,e la propria gioia stizzosa di scapparne via.L'autobus è il caso dell'"a pochi centimetri".Poi vi sono strada,situazione sociale,presenza.A fornire chiarimenti sulla Bruttezza:la raga zza non è BRUTTA solo perchè ha una brutta faccia,ma perchè è un topos,sisma per noi asincronico,e l'incarnazione di un banale ben circostanziato socialmente,rafforzato esteticamente,dove storia personale,culturale,schifo,si dan la mano in un"volger via dello sguardo".L'ovunque o il mai sono risposta alla sua fame di luoghi deputati.Il disprezzo va a braccetto con l'Utopia,la speranza di volti migliori:la frizione tra pessimo e inutilmente anelato crea il concetto di Kitsch fisionomico,che,come credo,dovremmo un po' meglio spiegare."
E.E:"Puo' dare una definizione,in concreto,anche sbilenca,di questo concetto?"
A:"La prendo un po' alla larga,e spaziando storico-geograficamente.In una citta' come Roma,sciatteria e sguaiataggine sono sempre in mostra.Come quadri da stanza d'albergo,i coatti,ben addobbati di fresco,con vestiti di serie,scarpe da ginnastica tecnotroniche dal design vuoto e appariscente....La fisionomica e' un tutto che coinvolge anche l'abbigliamento,una specie di"aura"della persona,un'aura a strati ma percepita d'insieme,come se in un volto fossero gia' leggibili gesti e frasi potenziali di chi ci e' davanti-pur muti gridano il loro"tutto",la loro vita fondata sull'ignoranza che vuole la propria ignoranza,e su valori(o pseudo-valori)totalmente antiartistici,perchè massificati,omologati,o semolicemente,e questa e' l'addizione estetica,di "cattivo gusto".E per quanto possiamo,tra i piu' estrosi,trovare pure soggetti divertenti,le loro vite sono per noi una camicia di Nesso se solo pretendiamo di indossarle.Ma non solo i "burini",core de sta roma croce e delizia,ultras e teppistelli di borgata,si fanno testimoni di quest'educata,deambulante smorfia:si potrebbe parlare di vaste categorie del sociale,dalla studentessa calabrese di diritto estremamente sciatta agli yuppi pelati e rimorchioni,alle signorine tecnocasa perfette ben modellate in legno e pietra,alle madri di famiglia della piccola borghesia piu' ingrata e tanti immigrati slavi che hanno fatto dell'odio della diversita'(li turba?) e di una filosofia miserrima di normalita'piccolo borghese il loro gesto rituale....
Ma andando avanti si potrebbe spaziare fino a pervenire all'abisso:il kitsch fisionomico,infine,non è altro che lo scarto critico che la persona selettiva o appartata richiede a se stessa per confermare la propria sovranita' o eccellenza.Il proprio gusto,ormai sputato via da tutti i calendarii,si riafferma per distinguersi da cio' che non lo vuole.Chi poi non distingue tra se' e cio' che non ama,non sa di cio' che non lo ama e non lo potra' amare mai,e incede accecato come l'adolescente che tutto si recrimina e invidia il presente pieno,ma vuoto fino al deserto di anime ben pronte al vituperio.
E.E:"A parte il tema del "passante",affrontato finora,mi pare che di estetica mediocre si possa parlare anche per molti prodotti/sottoprodotti del mercato musicale."
A:"In particolare della musica pop.Cio' che leggi nelle facce,per avvicinare il piu' possibile i due temi,ha origine in:pessime canzoni e pessimi programmi televisivi.(poi c'è altro,di etico,economico,ma vogliamo badare al suono).Quanto ai secondi,non ho quasi piu' menzione ,perche' non ho la tv a casa,un anestesia
totale di cui molti eretici han trattato,Zappa,recentemente Caparezza.Bisogna stare a sentire questa gente,se no si finisce in discarica a masticare immondizia,sono i cassonetti lo spazio adibito per il sottobosco/sottocultura di queste presenze imbarazzanti,dai piu' incoronate.
Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti,o nelle loro orecchie,basta entrare in un bar o in un supermercato,tutto cio' che è in vetta alle classifiche è terra bruciata e fa veramente male al cuore.Sulla vetta del monte immondizia ci metto la musica"leggericcia"italiana in bloocco,la consorteria bieca delle rime facili e prive di nerbo,Tiziano Ferro,Elisa,i consacrati al festival di Sanremo,che par sacrilego chiamare musicisti.L'Fm impazzita,a parte sani casi di radiofonia alternativa.Musica che col suo "carezzevole"sdolcinato e retorico,appiana e livella i contrasti,nega la contraddizione in uno stucco di frasi a vuoto,esperienze per generazioni di plastica,serve;tutto l'orecchiabile annulla l'emozione reale,l'urto e la frenesia liberatoria,la forza e la rabbia,l'eroismo,l'odio e la passione veri.Naturalmente tutto questo non avviene
con quella musica che ha dalla sua un discreto successo di pubblico,ma portavoce di emozioni piu' forti,trasgressive e anticonvenzionali,piu'sporche,violente(?) e percio' dotate di "stile".Il concetto di "stile" è la chiave di volta,chiamatelo classe,verita' espressiva,forza,quello che è.
Progressive,heavymetal,dark,punk,ska,sembra sterile esclude reanche l'elettronica,ma non devo star qui a enucleare tutti i generi,esprimono un dissenso anche solo formale che apre un varco utopico nella muraglia dell'estetica mediocre.Un'utopia un po' sbreccata,rabberciata,la possiamo gia'trovare nel"tutto"fisiognomico di chi venera questa musica,e nei loro abbigliamenti,anche se non sara' l'aspettativa realizzata,nelle sue forme piu' evolute,è anticonformismo.Le discoteche che alloggiano questi generi musicali,si popolano di capelli lunghi,sorrisi sardonici,sono in mostra volti che ostentano maggior senso anarchico e piacere di e stessi.Gia' meglio di una perfezione linda,serica e impacchettata a festa,quelli che chiamavano "fighettini",ma è un fenomeno assai piu' esteso.Per coraggiosi.
E.E:"Oltre a queste figure a valicare i confini dell'estetica mediocre,quando,per strada o nei piu' vari ambienti,tu pensi all'Utopia avverata,una comunione di mondo ed Io?"
A:"In un corpo e in un'anima,qualcosa di "Bello "esiste.L'atopia la sperimenti nel fosso della mala presenza,nelle malebolge.Naturalmente,nella scatola ottica bisogna consultare la voce"sincronia".La"bella passante"calamita di sterile o usuale pellegrinaggio,rompe la scatola dei nomi e delle voci,ma deve poter abitare in noi e noi in lei.Grazia e coscienza critica sono qualita' esterne all'estetica mediocre."Ritmo""naturalezza" "ma additare specificamente queste qualita' non solo mutilerebbe una descrizione del molteplice, si rischia di perdere la sostanza,che è anche sociologica.Una pletora di congetture sull'appuntamento mancato,la donna ideale,la' dove sarebbe"naturale"(ma c'è sociologia,cultura)seguire il primo corpo a suscitare desiderio,qualsiasi donna"bella"dunque,quando a equilibrare un'incontro totale,o anche solo EQUO,premono ben altri fattori.Le fasi del NO.A una fase del si,sono gia arrivato,ma non è necessario dire di piu'.L'utopia avverata,comunque,sono gli amici,è la donna,non la societa' come la vorremmo,perche' si sputano i propri desideri dove si puo',e "spira aria di riserva"dove le recinzioni sono invisibili,e siamo Dentro a contatto con il disdicevole,e Fuori nelle Alleanze,perche' possiamo eludere la solitudine e chi non vogliamo."Minoranza"è una teoria delle Alleanze,che possono essere anche solo presupposte,non praticate.Possono anche buttare bubboni,ma anche questo fa parte del gioco.L'interazione,sia pur temporanea,con cio' che non amiamo,è parte necessaria,praticare la societa' con propri piedistalli o argini,socievoli ma senza troppa confidenza,perche' la maggioranza è una cattiva minoranza."Into the wild"cito il film di S.Penn,ma in coabitazione:un po' con voi un po' no.Ma su quella colonna sonora ci sarebbe molto da dire....
(parti non reperite,continua)
E.E:"una fetta di "pars costruens"è molto chiara,ma ora vorrei farti ancora il pizzicorino sul Brutto.E le veline?
A:Dopo una introduzione teorica,cambio leggermente tono.Perche' Lilla Zacca,Caciabrocca,Duoda Zolfreda sono passate davanti ai miei occhi,le more romane,quelle dal muso affusolato,cosi simili a un cavallo.C'è una cavallita'"romana.Veline?Per quel che so è un pacifico esempio di"bella"per l'audience,che per me risulta cacofonica.Che belle mossette....E sottolineo che non c' è un'attrice,nel panorama tele-cinematografico italiano,che meriti il passaporto per il mio apprezzamento.Cosi' venerate,come tutta la manfrina della tv di costume,di holi'ud.Se frequentassi una velina.Qui si saggia il mio contegno verso questa umanita' poco entusiasmante.Un'ipotesi fantasmagorica;mi figuro le prime briciole di conversazione"Cosa fai"non va"chi sei"che viene fuori,ancor meno.Allora legge una rivista illustrata tipo"CHI"o "NOVELLA DUEMILA"e alla mia prima risata crudele scoppia un litigio.Seguono anche schiaffi,calci in culo.Ma l'ipotesi svela la sua oziosita'.Sia io che la velina sappiamo gia' da molto prima che non potra' iniziare nulla,quindi avrebbe senso se fossi un situazionista,un ex-surrealista violento,in cerca di petardi verbali da gettarle o di peti a interrompere una frase.Ma sono piuttosto riservato,e corretto,anche se in situazioni particolari ne vengono fuori delle belle.Troppo sana è quella scienza dei confini,che,di soppiatto,e con amici monelli,puo' essere infranta.
E.E:"Per tornare meno lucidi,cosa puoi FARE perche' il mondo ne faccia a meno?"
A:"Scusa,ora vuoi fare,come detto,il terrorista avantgard,che ti ripeto,è annesso e connesso,ma tutto cio' va accettato(reale è razionale?reale è reale),criticato,vissuto dal di dentro e dal di fuori sempre tornando a se'.Ma...si puo' spegnere la tv,Farla spengere,dare anche fastidio,scrivere un cazzo di libello,ma l'essenziale è che tu sia testimonianza,inizio e fine.Senza bastonare in bocca nessuno.A meno che non te ne arrivi una in faccia,e con certi manigoldi di dove so io,c'è sempre questo rischio,si restituisce con gli interessi.Per i propri diritti si puo' gridare,per i propri piaceri mandare al diavolo,ma la datita' E'.
E.E:"C'entra anche la subcultura italiana,anche per quel che riguarda la conoscenza dell'arte,specie contemporanea,con tutta questa venerazione dell'antico,del figurativo?"
A:"Qui si va da tutt'altra parte,ma spendero' qualche frase anche se ci sarebbe da parlare a lungo.Dubito che il BRUTTO non abbia sue forme e risonanza anche nelle capitali europee.Pero' c'è una differenza.Il popolo romano,in particolare,ama tutto cio' che sollecita i sensi nel modo piu' elementare:"Aho',è un lupo"dove non c'è un lupo."ma c'hai fatto,no fai le cose fatte bbene".E' ovvio c'è una subcultura nell'apprezzamento dell'arte quasi esilarante.E drammatica.E l'estetica mediocre è qui l'estetica dell"eterno andare a ritroso".La vecchia citta',il rinascimento,il barocco,"Disegniamo da bravi in coro il paesaggino"L'ignorante vero è rimasto a secoli fa in fatto di arte.Poi è telematico,perche' è un futuro che permette e giustifica quest'ignoranza.Ma sarebbe talmente lungo,e poi...,su altri binari,completamente...Qualcosa la dico:Internet,se praticato dalla fanciullezza e senza aver praticato buoni libri,fatto certe esperienze,è un surrogato culturale e nocivo per le nuove generazioni.Un'ottimo strumento,invece e addirittura un anti televisione e fai da te culturale per schermo e testi se ben gestito,per chi ci arriva TARDI,e ne ha gia fatte di tutti i colori.In merito al ritardo generale,educatori,istituzioni,dovrebbero fare qualcosa,ma a questo punto dovrebbero COSTRINGERLI,perche' la massa è ottusa e chi è al potere,anche nella sinistra,non vuone disturbarli piu' di tanto,povera gente....Qualcuno c'è che si da' DA FARE ma non si puo' abolire il cattivo gusto se le istituzioni stesse lo ALLATTANO.
(.)estetica mediocre è una formula coniata da Salvatore Mauro,in fase di trastullo e ipotesi di stesura in comune di questo o un altro testo.L'amico poi,per varie ragioni, si è defilato,d'accordo sul lascito,mio uso privato del termine.
SEGUE
Inverno-primavera 2007
domenica 14 dicembre 2008
IL SEME SOSPETTO,onanismo/parti secondo capitolo Apologia dell'opposto
AN/GELIERI:"Esordirei riportando un passo di un mio discorso tenuto l'anno passato presso l'universita' di Angeglieria,dove mi venne rifilata una domanda simile.li' trovai efficaci risposte,e dopo averle lette,mi riprometto di commentare e ampliare quanto possibile:"L'onanismo permette di raggiungere ALTRI;ed è comunque un "tenersi in lista"per quel che concerne un prossimo,augusto,e ben invocato,legame.Quando uno è nervoso e colmo di stizza passa ad un altro registro,quello degli occhi che brillano e del gioco,esausto ed esauriente insieme.Ma la donna non è negata,se procrastinata NON elusa o esclusa,il fine è mantenere un buon equilibrio col proprio corpo ormonico-dionisiaco e autonomia di scelta.Solitudine come "ce la faccio da solo" e se girano squinzie non devo certo piagnucolare per un corpo che non mi si addice"rispondendo alla domanda comportante un dubbio su un triste isolarsi come a inquietudini da vecchie tardone.
Don ne che scansano il piacere solitario per paura di apparire indigenti.In uno stato normale ,non di abbandono,non è serio.Certo che con l'altro puo' essere meglio;(a parte che si puo' discutere anche di questo.Ricordate Guccini:"mi diverto piu' a masturbarmi,o al limite,a scopare"?)Credo in vasi comunicanti,e la "fantasia" nel senso di "lista d'attesa" puo' essere anche un piacere provvisorio come canto,ballo,parlo da solo.C'è chi ha una fifa fottuta di non poterlo piu' fare con altri,di ripristinare una pratica adolescenziale.Non voglio stare a fare la predica da rivoluzione sessuale di un rapporto sereno con la propria sessualita',ma,come detto,se non vuoi prendere la prima cretina sotto la tua ala,e in assenza di veridici traumi,puoi foggiare uno spazio individuale,interno,esterno,di idee e di carne,per non dare la merce alla prima arrivata?Ci rivolgiamo sempre a un bigottismo dei sostenuti,a tabu da parata-è anche STRATEGICO in senso superiore,e non tattico(premeditato e furbo).Ho un modo per divertirmi,per sognare,per Uscire,perche' no?iN ogni persona dotata di senno fantasmagorico vige un principio autoerotico.Chi ha paura del fallo mannaro?Non devo fare un' apologetica da rockettaro arrapato,non fatemela fare.A disposizione è un PARADISO ARTIFICIALE NATURALE,senz'obbligo di consumare sostanze,percio' naturale e basta,un'uso dei sensi,che sia una pratica solitaria non lo dispensa dall'assicurare forza esperienziale e un medium per sopravvivere all'imposizione sociale di legami a tutti i costi,la facilita' di cio che è "fico"un altro che ti sfotte,in breve....
E.E:"Com'è abbastanza facile da capire,vi sono piu' motivazioni,ma anche piu' modalita'?"
A:Ovvio,penso a tre punti,dall'Idea-ponte del rapporto fantasticato,avendo ben presente qualcuno,all'autoinsorgenza tattile(nasce tutto da una semplice estensione,diffusione del gesto)e poi le riviste,la pornografia on line sinonimo
di uno strano principio tentazione,principio risucchio,totale sprofondamento nel rischio e anche del malcapitato-Le prime due soluzioni restano comunque le piu' utili,garantiscono maggiore intimita',intensita',anche ìn rapporto a un'idea di STILE rispetto ad altri,"en plein air",insomma-il terzo veicolo è spesso un'avventura proibita,col senso del vortice e del brivido ignoto,ma è proprio un'altro tipo di sesso,con codici torridi,che solo il giocatore d'azzardo,l'alpinista pazzo riposto in noi puo' tollerare.Ha a che vedere con i safari o essere inseguiti in jeep da elefanti,o accarezzare ghepardi,sono annesse configurazioni talmente violente da non essere sempre educative per un'educazione autoerotica che vuole la propria autoconservazione,ma a patto di lasciarsi alle spalle,in un velo di nulla,la propria esistenza sessuale con altri e la biografia sessuale,puo' essere,presa per i capelli,un'esperienza.E anche qui si diramano casi,categorie,da vedere.L'obiezione delle perversioni-non è questo il male del porno,è al giorno d'oggi ridicola,se non per signori e signore in rigida divisa da benpensanti,-sono dell' idea che puo' aver senso solo il rapporto completo,con estrema intensita' espressiva e pathos di queste ultime.Oggi si discute sulla possibilita' di esperienze erotiche a tal punto estreme da spazzar via la perplessita' di "anale " o "orale".Io non sono per un moto di ribrezzo verso la permissivita' dei nostri giorni.Probabilmente anche in questo caso e' oppurtuno evitare il cattivo gusto,la cornice fa la differenza,Se volete,essere Porci ,con stile,il che equivale a una sessualita' forte e assonante al contesto, e se la ride anche di questo termine-i termini si rovesciano in un'altro,in un'altra stanza.Si puo' fare di tutto,ma non esercitando la volgarita' del cuore,una donna non è troia per quel che fa da sola col suo uomo,ma per la venalita',l'ottusita' e naturalmente l'accesso a piu' uomini contemporaneamente.Che le fantasie violente dell'autoerotismo trovino un ponte e attuazione nel rapporto,per duplice arrendevolezza,con concentrico rispetto,è proprio delle esperienze d'amore,o meglio di amanti raffinati,non proprio per bulli di strada,la cui sola funzione è lo sfotto ' del cazzo cattivo e sempre pronto.La gentilezza è un ostacolo alla loro lava di sebo...lasciamoli al disprezzo delle nostre donne....
La masturbazione è piu' liberale del mettersi in casa."
E.E:"parliamo dei bulli,siamo sotto l'egida dell'Opposto...."
A:si sconfina sull'amplesso e la sua qualita',non so se è il caso,.i cow boy italiani vogliono spargere il seme su qualsiasi donna,sbeffeggiano(ma chi li incula!tutti abbiam subito l'afrore di certe vite-io almeno...)chi attende la "persona giusta",per loro non c' è un fatto di stile,la differenza coi bulli è di ordine ideologico,le donne possono verbalmente esser dissacrate,solo che noi dissacriamo proprio quelle che piacciono a loro,mentre le MADONNE non si toccano.Non c' è una sacralita' della donna,ma di certe donne.Siamo per un rispetto femminista dell'Assoluto femminile,ma chi non ha senso viene semplicemente allontanato-i soldi,il rango,lasciamo stare,noi differiamo e differisce il nostro amplesso per quel che siamo...Ma oh!dovevamo parlare di onanismo....
E.E:Hai ragione,si è scelto questo tema perche' marginale e denigrato da certa societa',ma sono riflessioni che creano l'aggancio al rapporto...volevo metterci la differenza anche qui...dopotutto è il problema del porno,che essendo virtuale
non corrode come immaginare il sesso di certi individui...
A:Ma tu mi vuoi urlante e rimembrante la feccia di miei vissuti intestini....
In una societa' strutturata per classi sociali esistono classi morali ed estetiche di individui.Mi pare che questo sia il senso di un po' tutto il mio pensiero sociale e l'avete capito.Riassumendo:il teppistello dello spirito di musiliana memoria non è il teppista delle partite ,l'ultras sciovinista,o il neo coatto trasgressivo della nuova destra tutto cocaina e prostitute,-la weltaschauung delle destra elevata alla massima ignoranza,ligia a qualsiasi autorita' e al potere del denaro in senso grezzo,è distopia sessuale.Il senso grezzo è grossolanita' dei rapporti con se stessi,quindi con il sesso.Amore di sè significa anche: masturbarsi non è zitellismo dello spirito,è amore per una nuvola,un gatto piu' di se stessi,è stare a un bar da soli,danzare da soli,pur non amando solo la solitudine.Tutto è onanismo,o tutto non lo è.Gli Dei sono Uno e altro.Uno-per-l'altro,ma anche per se stesso.Poter esser buoni significa poter essere cattivi,e l'amore un palcoscenico di se stessi ma anche massima comprensione e delicatezza,come tutto puo' essere un'enorme scorreggia a distruggere il globo terrestre o trainare con sè un eterno sorriso garbato e affilare disprezzi segreti...è autoerotica anche l'ebbrezza per un paesaggio,l'atto creativo...cos'è,dov'è autoerotico? il nostro corpo è divino,farsi una sega fa schifo è guardare il cielo è sublime..o sono tutti gradini di immagini?Scalinate di furia ossessa,di emorragie convulse di seme,o placida benedizione,spazio aperto,una distinzione esiste.E' nostro volto uccidere col piacere in entrambi i casi.Il corpo è la carie strappata dell'immagine,tutto è immagine,tutto n on lo è,il piacere è il denominatore comune.Quella morchia di tempolibero sui denti dei teocrati della rassegnazione,dei bulli...."
(non di seguito-mancano,come gia detto,intere parti del capitolo)
E.E:"Quindi,se esistono esseri che abrogano la solitudine perchè dannosa socialmente,esistono "pippe mentali"costruttive e altre meramente negative?A_"Ai tempi,Wagner cerco' di convincere un medico ad insistere presso Nietzsche perchè smettesse di accanirsi in un vizio menzionato come una vera e propria patologia mentale...Nietzsche ovviamente divenne furioso con l'amico e poi sappiamo com'e' finita tra i due,forse anche per questo...Non è difficile per me smentire la semplificazione,sia pure in ottima fede,di psicologi-filosofi come Galimberti,che in suo articolo uscito su La Repubblica nel 2004,travasato in seguito in uno dei suoi libri,pone l'accento in modo esasperato sul desiderio come"tensione verso l'altro,nel suo sottrarsi,e sfuggirci"e ancora"il desiderio non è una convulsione della soggettivita',quel che blocca l'esistenza o la contrae in un gesto corporeo che fa del corpo il nascondiglio della vita",e molto ancora in questo senso.Abbiamo capito.
Ma perche' distogliersi da una buona possibilita'di piacere individuale,
se nessuno ha ordito una congiura contro il sesso condiviso?Un sottile invito,da religiosi della sinistra socialdemocratica,a passare da un corpo all'altro,senza alcuna possibilita' di "costruirsi"anche come single?Dove"il puro gesto corporeo"denigrato è un chiaro non senso,perche' esistono a)il puro sessob)il sesso con amore c)il sesso con amore come puro sesso,o sesso violento,anche estremo come opzione per gli amanti complici d)la bestialita' piu' santa e)la compenetrazione di tutto come amicizia e anche molte altre opzioni.Queste raccomandazioni da caro genitore o da intellettuale pienamente inserito,obbligherebbero la persona sola,che ha fatto scelte radicali(non parlo solo di Nietzsche)ad andare per forza a puttane!!!O è un progetto sociale solo per uomini belli,facili nei gusti,senza una grinza e perfettamente adattabili a tutti,a tutte,la cui vita è scivolata via senza contrasti,come su un tapie-roulant?"
E.E:"E...la domanda su quelle mentali? "
A:"Quanto alla domanda,sapientemente elusa,perchè abbastanza semplice da rispondere,e confermare,si,il concetto di "positivo"per quanto un po' inflazionato,ma soprattutto suscettibile di perfezionamenti,vige anche per questo.Ho sempre usato il termine"sano"ma "sano"non è da encefalogramma piatto,è anche viscerale,vitale,doloroso,vorace.Cosi l'arco delle masturbazioni cerebrali va da chi si masturba di gusto a chi cogita a un dappresso su disavventure e principi.Conosco psicologi che definiscono"pippe mentali"
lo stesso soffermarsi a riflettere,scegliere o decidere,quasi fosse allo stesso livello del turbinio convulsivo di mille possibilita' infrante della persona incerta,o problematica.In genere la mentalita' comune tende a vedere la filosofia,anche in questi termini,ignorando il fuoriuscir dai flutti,applicarsi all'adesso,il gusto di risalimento che ha il pensatore,sia pur provvisorio,sia pur d'accatto.Nel trovare una "VIA",sia pur serpeggiante e blasfema,il ruminatore solitario è la clamorosa smentita di chi intima certe categorie di pan bagnato.Non lasciarsi schiantare da questo tipo di linguaggio(il linguaggio dell'idiozia istituzionale),e spartire la propria vita tra i doveri del proprio se' e un relativo spazio di contestualizzazione.che sia dissenso,assenso,senza il cenno dall'alto che insegni la smentita.Nemmeno la "guarigione"di chi è "realizzato",o è guarito dalla malattia mentale,semplicemente un basamento,che ha basamento su nervi,ragione,follia(?) sul coraggio avanguardistico,una certa sicurezza raggiunta,da se'-Auto edenica è la masturbazione,autoedenico è anche un motto di spirito,la vista di un'opera compiuta:e' -MI DIVERTO ANCHE COSI '.-"
Inverno-primavera2007
Aggiornamenti/postfazione minima (a"il solito scandalo")
Aggiungerei:è uno schema morale.Il mondo underground ,l'attenzione per architettura e design mi han portato di recente a "Piu' essenti",testo che spero di allegare tutto sul blog.Dove"mi sbraco"dopo due libri in cui "ho detto tutto "su certo tutto s'intende,comincio a entrare nei particolari,e ad incentivare l'irriverenza,verve permessami dall'esserci alle spalle questi"corpus"teoretici,estetici,sociologici,in cui si vara ,so speaking,la nave.
16/12/08
II
Operazione anche archeologica,di reperti,anche se puo' sembrar curioso dopo solo 2 anni.I temi,comunque in certa parte confermabili,sono a tutti gli effetti quelli di 2 anni fa.Nascono da convivenze,da solitudini in convivenze e negative connivenze,a tutt'oggi liquidate,e rivestite da un intercalare appositamente polemico,da polemista di quotidiano quanto a tono e sgusciando totalmente via nel contenuto,quindi alfine,nel tono.Oggi sarei piu' disfattista,e piu' felino,l'ho gia detto prima,in ogni caso non indulgerei a spiegazione.A questa pedagogia negativa.Ma era,E',sia pur con controfigura,un'intervista.Benche' ci si badi meno,si sollazzi si transvoli su quegli stessi temi,certe cose sono presenti,e ci si puo' cascar dentro se si tocca ,o meglio si va ad infilarsi dentro uno dei temi.Il testo da "stato da allerta"permette di scansarlo con nuovi testi in stato di"pace o ebbrezza",ma lo stato d'allerta è onnipresente,lo riceviamo solo da piu' lontano.Certe cose sono cambiate,certe affatto,forse ci stiamo occupando di piu' di "Anders",di tutto cio' che e' altro,a livello di presenze ma anche di istituzioni,senza misconoscere,in ogni caso,il loro carattere di minoranza.Nazioni,quartieri,locali.Apologia dell'opposto è un testo sul Brutto,sul sociale sbagliato,quello che non si vuole.Quindi pesante perche' si parla del cattivo odore.Con esso si puo' dire,con Adorno che"cio' che sta al fondo"del saggio "e' thesei,la societa' sbagliata":qui,ancora con teddy wiesegrund,davvero"la legge formale piu' intima del saggio è l'eresia".
Il tempo assetato(2007)su arte e contemplazione,è interamente,o quasi,propositivo,il linguaggio cambia ,ci si occupa di profumi,di una positivita' totalmente al di fuori dell'estetica mediocre,si torrentizza,sfodera orli incantati..Il testo che alleghero' ,l'ultimo,e' proprio un'altra cosa,ma discende dal secondo e amplia temi del primo.
Il crudo isolamento di questo libro(non che ora si faccia baldoria,ma ci si è un po' specializzati)è VERSO QUALCUNO,e verso qualcuno con cui si era in compagnia che ti faceva ancor piu' sentir l'orrore di tutti gli altri qualcuno-orrore, in modo un po' piu' disimpegnato e rilassato forse,sempre presente.Il mio libro piu' punk quanto a modi ma "into" a "wild" che è "in e Out"the Society e da un punto di vista almeno stilistico,piu' progressive,.è tutto contenuto nella frase del testo"Se si è costretti a mangiare troppo mondo,ci si trovera' a discettarne piu' del dovuto".Puo' darsi che sprigionare le forze insite in questo testo sia stato giusto,puo' darsi no.Ricordatevi che era una resa dei conti.L'antipatia cordiale per la totalita' kitsch è tutt'ora piu' che cordiale,il principio-leva non toglie il concetto che si "frequenta"anche ci non ci piace,ma SENZA ESAGERARE.Questo è il senso di quest'aggiornamento.Poi esiste la superficie,dove ci possiamo muovere in ogni caso.Non vano ricordare la frase che mi ha in ogni caso fatto reinnamorare del libro,che prendeva in prestito forme hegeliane per stravolgerle:"dove il particolare(che qui sta anche per la persona particolare)
s'intreccia con l'universale, con uno SCARTO".Lo scarto è la novita' insita nei miei testi,l'"altra parte" scartata dall'editoria tradizionale,che continua a fare scelte ordinarie.
26/12/08
sabato 13 dicembre 2008
IL SOLITO SCANDALO,follia e normalita',parte II/primo capitolo Apologia dell'Opposto
A.:"Politicamente scorretto e umorismo sono due categorie possibili dell'acategorialita',anche se vanno usate in un altro modo.Chi per esempio prorompa in esclamazioni rabbiose alla fermata dell'autobus non è immediatamente etichettato come folle(forse visto come stressato),ma viola il predisposto bon-ton e la compostezza delle personcine piu' a modo.La virtu' dell'iracondo,di colui che s'incazza per quel che non è a posto,o ha fame
di grottesco alla vista di un'umanita' sciatta,che usa i nervi per fuga traslazione o risposta,che litiga con i propri amici ,con le proprie donne,che bestemmia da solo ad alta voce è "politicamente scorretta".Vi è una cultura specifica dei nervi a questo proposito,e non la troviamo solo negli artisti,e non è solo un aspetto dell'anima meridionale,cosi incline allo sfogo e all'esclamativo.
Perchè l'aggressivita',se sana,e ben rediretta,è comunque una formula di resistenza,non solo una valvola di sfogo.Puo' essere una soluzione dell'artista intemperante come dell'uomo comune "di rango" che sa come comportarsi in un luogo e sbocciare o eruttare in altro.Lo dico solo a questo proposito,esiste una virtu' dell'ira....La chiamano da anti-eroe,ma per come la vogliamo,ben lontana da quel modello assai fragile di eroe delle filosofie orientali o della psicologia statunitense,prime promotrici di controllo sociale,che ci vorrebbe"tutti calmi"(estrema salute di un mondo senza piu' forma,gesto e passione).L'ira vuole anche un'esteriorizzazione,ma non gliela da piu' l'Urschrei(grido primordiale)espressionista-trova forma e forza nell heavy metal.Cosa puo' essere piu' distante da un contegno sempre forzatamente controllato dell'inorgoglirsi tra le quattro mura con questi ritmi scatenati,per tutti portavoci di perdizione,forme sovrane di una passione che l'estetica delle signorine alla moda e delle vecchie signore non avallera' mai?Non il Dolore originario degli espressionisti,ma l'impazienza di chi corre verso un nuovo piacere,da una fatica a un movimento di liberazione,che possiamo chiamare.... "
E.E.:se posso inserirmi..."la virtu' non omologata",è chiaro dagli accenni,che non è solo patrocinio di artisti non-incatenati,annette a sè chi s'incazza,chi dissente,e chi..... "
A.:"CHI CANTA IN SE' RACCHIUSO",tanto per citare me stesso,ma vorrei dirlo in un altro modo.Ci si puo' ubriacare di se stessi,non di vino,ma di rabbia,di esattezza e anche di umorismo,perche' no:chi vive la sua giovinezza interiore nelle forme piu' marrane ma anche solenni,e' servo monello di un'euforia,che,come acategoriale,non è classificabile tra le virtu' negative(F-O-L-L-I-A)cosi' care alla psichiatria,alla giurisprudenza e alla piccola borghesia,che segretamente riassume la prima,e si rifa' alla seconda.Euforia non di chissa' quale metafisica(che puo' anche essere è chiaro,l'ho gia detto)ma uno scacco a tutto ciò che vuol scaraventarci verso il fondo.(per intenderci,parlo del quotidiano vero,quello creativo...non era cosi scontato,perchè intrecciato con quello sussistenziale).Quindi anche Umorismo,a piu' livelli,medio,o alto-basso per parodia-come superamento del linguaggio.Anche il surreale"cazzaro"in cui si legga l'audacia del briccone divino,puo' spiazzare un contesto,migliorarlo.,la dove si aspetta anche scalpitando,l'ambito giusto per l'umorismo sublime,che bastona o manda in sollucchero,vita rara,che è naturalmente al servizio della cultura.Non veder l'ora di imbastire un soprannome trascendentale o solo da operetta per l'amico-bersaglio...quante ce ne sarebbero...ma chi vezzeggia la propria "particolarita'" ridendosela sulle proprie disinvolture scherzando tipo"siamo dei pazzi"è gia' un passo avanti rispetto a chi dalla statua equestre della propria perfezione guarda in cagnesco questi"poveri scoppiati".Dai bulli,ai veri uomini,cowboy tutti d'un pezzo,ai "macho" delle destre,a quelli della"vita grama,ma forti" ,quelli che "solo il distintivo e il lavoro", possano finire sbaragliati da questa clamorosa risata che li seppellira'.Il motto anarchico non corrispoinde alle nostre intenzioni,non politiche,ma non ci da' fastidio.D'altronde virtu' non omologata è anche sinonimo di "individualismo anarchico".Gioco,ira ed euforia sono le forze non politiche,ma se volete dargli un valore politico dateglielo pure,dell'uomo giovane a qualunque eta',lo svergognato dello spirito,o anche solo dei piu' beati sensi-forze da etichettare,catalogare,apprestare all'appiattimento,roba da malati....Vita che crea,ma anche distrugge..-o semplicemente si scioglie in risa sommesse di fronte al disilluso da sempre,all'uomo di sempre,quello che è scortato ogni giorno dai suoi manuali per appiattire il mondo.Che continuera' a vincere...Fossimo un po' di piu' a perpetuare il misfatto,a espugnare il castello...si fa per dire.
E.E.:"vedo che ti scaldi.non male. "
A.:va be' mi son fatto un po' prendere la mano.Salgo,scendo-non diffido degli umori."
E.E:"Un procedere sbalzando di sella,saltando giu' a bruciare i resti....Ma tu,se è lecito,come definiresti quest'andatura? "
A..dipende dall'argomento,da cosa svetta alla finestra e pei fianchi. Una for mula?"plastica degli umori" rizoma è un po' impegnativo,anche se è un rizoma....-Do'altre definizioni?Sto facendo della "sociologia del desiderio"nel senso che è riferita ad un "Uno" che desidera,ma anche a cio' che desiderano gli altri,in rapporto a cio' che l'uno non desidera.Ma qui svelo le carte.....A)L'essere che esclude puo' essere definito come colui che prende parte a se stesso,è parte in causa o altrimenti si fa da parte-ovvio-le emozioni,se non sei tu a foraggiarle dei tuoi si,son gia migrate in cieli lontani con tutti gli uccelli.B)Non che per questo non esista un controllo spontaneo che è una specie di strumento di sussistenza.C)Emozione:"veleggiare"/.controllo non repressivo,andante con moto...D)Emozione non è "sei troppo sensibile"perche' se siamo paraurti non siamo parabole anestetizzanti..E)Estasi perpetua è una parola grossa.sicuramente non è una dimora dove potersi recare per appuntamento.etc.
L'identita' è quel che Uno possiede come Molto,e cio' che non possiede come cio' che non vuole possedere.Ma tutta l'arte contemporanea accentua il valore dell'identita' accanto a quello della diversita'.Nel nostro caso coincidono e vanno a braccetto,ma non tutti gli artisti si presentano secondo questa formula.
Composti chimici di ordine e disordine,di armonia e dissonanza,che ciascuno suppone a suo modo,eppure come per la normalita',in senso opposto,per l'artisticita' si possono individuare dei livelli di evidenza.Poi ci sono quelli che "non la prendono molto sul serio"ma non tratteremo a lungo di costoro.I nessi tra comportamento e forma non saranno qui perlustrati,almeno finchè persiste questo tema e ci sono questo tipo di domande.Visto in questa prospettiva,l'artista è colui che rischia,certo senza mettere in conto la morte,senza dover ricorrere alle trasgressioni classiche,droga ,alcol,macchine veloci,teppismo.La differenza,che riconosciamo,in questa direzione,è anche una differenza introvertiva,almeno rispetto alle manifestazioni piu' clamorose.La pretesa follia dell'artista è una forma di malattia ghiandolare che attanaglia gran parte della societa' comune.L'artista puo' anche indossare,poco sbuffando,questo apriorismo popolare,purche' lo lascino in pace,anzi,è pure giusto che abbia un territorio,come definito dall'urina.Ci sono poi quelli che non vedono l'ora di dargli addosso,perchè ritenuto un povero scellerato.Vale per l'artista come per il capellone,il darkettone,il punk..Kaspar hauser col suo boia.Ma io sto parlando di un tipo d'uomo,ci sono poi "artisti in cravatta",talmente professionalii da divertirsi-se poi-solo quando compitano le loro note,o adoperano i tubetti di colore.Poi "Cultura" per come la intendo io è anche un Eroismo alla rovescia.L'Eroe,anche a livello plastico,è colui che,adirato e malinconico,guarda l'oscurita' alla finestra ascoltando una musica altrettanto epica di sè e lacerante,
che sottolinea il suo stato d'animo,"dopo che piu' soli gli sono gia ' tramontati"(Nietzsche,zarathustra )".
E.E:"C'è una forma di romanticismo in quest'immagine...."
A.:"Lo chiami romantico questo?Io ci vedo:amicizia tra pensiero e sentimento,ovvero carne e stile,immedesimazione da paesaggio urbano,cultura GIOVANILE!!!! da UN ALTURA."
E.E:Per tornare al tema di una normalita' ipostatizzata,e ai poli in genere,l'eccentricita' della via di mezzo e' anche "precaria",hai detto?"
A:"E' l'etica di "mezzo",se vuoi che lo dica,ha a che fare con un sentimento da combattente e da scalognato,ma nuota anche in acque limpide di ozi cristallini,è un' etica decentrata,periferica,non da semidei,o da semidei per caso.Da "umani"(se possibile) forniti di lucidita' e praticita' non soltanto,ma SENZA LA RETORICA DELLA NORMALITA'. Certa psichiatria va a caccia di definizioni ed etichette per appiattire l'intera marmaglia a un tipo unico.Al di la' di questo "muro" costruito dal tipo unico,esistono i praticelli degli spostati(come chiamati dalla cultura dominante),quelli che in "the Wall" dei PINk Floyd significano l'unica speranza.Ma prendiamo un termine,che oggi è diventato un'etichetta per suggerire un comportamento parzialmente deviato,come il NARCISISTA.
Inteso che il narcisista non è per me,chi si guarda allo specchio in continuazione,anche SE PUO BENISSIMO ESSER FATTO SENZA CHE CI DEBBANO ESSERE ALTRE QUESTIONI,una persona ESCLUSIVAMENTE INFANTILE.Nel suo procedere,è "problematico" per gli altri,perche' difende cocciutamente il proprio essere e le proprie scelte,è abbastanza suscettibile e tirannico,ma alla fine non fa altro che riproporre la frase di Tristan Tzara che chiude il manifesto Dada:"NOI CI TROVIAMO IMMENSAMENTE SIMPATICI"..Concepisco il narcisismo come un sano amore di se stessi,sana aggressivita',sano egotismo,sana capacita' di creare steccati,se c'è bisogno.Poi vi sono individui che abusano del piacere di se stessi,ma anche in questo non li ritengo patologici,almeno ci faranno vibrare un po di piu' del solito commendatorato."Precario" è al di fuori del recinto,perche'?Perchè è una vita strutturata anche da Sobbalzi,stare su un treno in ferrovie dissestate,poverta',percorsi non rettilinei,forti idiosincrasie,passioni irregolari-che pero' non SVIANO.La' dove in psichiatria esistono solo catalogazioni di casi-il libro nero dei pazienti,negli archivi ASL-gli psichiatri adattano,a tutti una sola forma apriori,ma non gli va a buon fine: come ho potuto sapere,la persona unica,sia pur arenata,sia pur monca,ne sguscia fuori,in mente se non nel corpo in cappi imposti dagli iter della cura,se ha un minimo di individualita'.La paura lo portera' ad affidarsi ad un maestro di vita,che,se a capo di certe strutture di cui ho gia parlato,non fara' altro che marchiarlo sulla fronte con un'etichetta e inviarlo negli ipogei delle fatidiche attivita' delle strutture,dove s'insegna solo il dovere cieco e una coralita' ormai inammissibile.E' pur vero che esistono buoni psicoterapeuti,persone che possono portare a un 'altra sponda,ma,so ed ho saputo per vulgate di pazienti,che vi sono in realta' clamorosi abusi farmacologici,internamenti facili,gente imprigionata per un mero scatto di nervi,in situazioni umane e luoghi degradati,da "sparate a vista" con una faccia e "poverino,vedrai ce la farai"con l'altra.La" provincialita'" di questi terapeuti
consiste nell'avvolgere in spire il paziente sino a reintegrarlo in modo soffocante nella famiglia.E poi,una buona etichetta.Noi non stiamo parlando del paziente come figura ideale,ma del terapeuta-soprattutto dell"operatore-come figura pericolosa per qualsiasi allegra s-definizione di tipi non omologabili.
Sarebbe pur giusto fondare un PARTITO NARCISISTA ITALIANO,per le "alte cariche "potremmo mettervi a capo Achille bonito Oliva,che ha illustrato in un suo testo anche una breve apologia del narcisismo.
Inverno-primavera2007
IL SOLITO SCANDALO,follia e normalita',parte I/primo capitolo Apologia dell'opposto
EUTILIO EUTERPO:"Credo scontato,che i due poli follia-normalita',possano essere connotati come una distinzione fittizia,almeno perchè ben spesso ad opera della massa-vi sono correnti che filtrano tra un concetto e l'altro?"
AN/GELIERI.:"Correnti marine,con pesci,anche.Voglio dire,probabilmente non esistono ne' la follia ne' la normalità,ma i piu' vanno ubriachi per queste definizioni.Vi sono piu' fasi o segmenti di normalita',ognuno ha la sua,e' il primo punto.Micronormalita'-cio' che è normale per la strappona dei centri sociali non è normale per la gallina altoborghese,per il nero che vende per strada.Ma è vero,tutti concordano quando si deve tacciare qualcuno di "matto" perchè esce dal recinto,magari si muove in modo un po' piu' creativo,piu' generoso,o semplicemene costruisce passaggi di cui nessuno conosce l'accesso."Matto" puo' avere una valenza stratificata,se sei chiuso negli androni del CIM ce l'hai stampato in faccia,come fossi gia' morto al mondo.
Se sei una rockstar o un'anima che gestisce il pane e le rose,sei uno "che fa il matto",che si diverte a farlo,un "mattacchione" un esecrabile esegeta per alcuni,una persona "aperta "per altri.Nell'infingimento,nel gioco di Amleto c'è gia' tutto il tipo dell'artista,che "ci fa" ma non "ci é".O meglio non del tutto,pure non si dovrebbero proprio mettere in scena questi spartiacque. Ma siccome i concetti di "follia e normalita" dominano tutte le classi sociali,sono propugnati
dagli psichiatri come etica di stato,adattata a modello solo dai piu' ottusi,che ahime',piu' purtroppo contano,basta uscire per un istante dal grigiore cartilagine per essere marchiati con una frase infelice,"MA QUELLO E' MATTO"
magari solo perchè ha foggiato un'espressione,ha creato un'oggetto che non
ha posto sugli schermi della televisione,nè allatta lo stereotipo -giusto -vivere di tutta l'umanita' che c'è intorno.Cosa ti comprova?Che comunque non sei "diverso" in assoluto,che sei ancora un essere umano.C' è chi parla di "differenza assoluta"
ma io conosco anzitutto differenze relative.Fino a prova contraria ho ancora un contratto con la materia. Sia pur a modo mio.
Tra l'essere -per -se',e l'essere -in- se',un essere -per -me.Io sono "normale-per-me",sono "estroso"per me,mi muovo dentro(nella societa')indosso vari panni,ma la mia INTERPRETAZIONE è diversa da quella dei "normali"per forza,quelli non "normali",ma "che vogliono
essere normali".
Io non sono eternamente proiettato in cosmi metafisici(che non sarebbe nemmeno un malanno),sono abbastanza centrato nel pragma,ma ho finestre spalancate su cio' che l'universo"normale "per forza ,quello della "salute mortale"adorniana,per intenderci,schematico e piatto in questi termini,non potra' mai annettere,o annettendo considerera' prole abortita.Questo volerti,volerlo fuori,creare il fuori,è il concetto di omologazione.Coralita' è la societa' per tutti e per nessuno.Dove chi non è totalmente differente,si muove come puo' ,come gli capita,strabordando anche,con un occhio ai confini,finche ne vale la pena.Si parla tanto di trasgressione-ma la trasgressione è uno sputo per terra,senza che chi cammina davanti lo veda,diretto all'omologazione.Una beffa piu' o meno esplicita.La risata trasgressiva non vuole però nuove palingenesi,vuole soltanto unioni effimere o contaminazioni con un sociale abiurato.
La postura"hic sunt leones" è parziale,non puo' avere sempre la
stessa validita' in ogni ora del giorno,il tempo trebbia,stanchezza,fretta,il dover sopportare umanita' asfittica,ma ci siamo.
Una delle forme della "differenza"non assoluta è la cultura.Non sei diventato pazzo grazie alla cultura,perchè ti sei affermato /o meno come artista,sarebbe facile dire.Grazie alla cultura invece poni un'identita',tuoi gusti,tuoi codici,principi di selezione per le persone,criteri di stile.E ti differenzi,ma anche nell'accortezza di un segreto,che rivelerai quando non c'è piu' nulla di eminente da nascondere,correndo il rischio e non correndolo.
Una virtu' omologata implica che ogni gesto,ogni gusto,trovi il suo sollievo di riconoscimento nel numero massa.Nel condannare azioni coraggiose son tutti concordi,anche se abbiamo parlato di differenze.Di qui la difesa ad oltranza di chi trasgredisce,il suo mutismo e il suo scatto d'ira improvviso. "
E.E.:"Ma cosa si trasgredisce?"
A.:"Nulla.Si è.Poi se un idiota ci giudica pazzi,si è creato il topos.
Fuori dal topos,noi continuiamo dritti per la nostra strada,col nostro progetto culturale.Il "per me"di tutto è"Non lui,ma la sua maschera nel mondo"(Rilke).Maschere,meglio,acustiche,di scrittura.Se poi bisogna averci a che fare,perche non è detto,almeno con Quelli.Oramai,la distinzione è un fatto culturale.Lasciamo da parte quelli che stanno male,quelli che per definizione stanno male(centri di igiene mentale,comunita' terapeutiche),DEMANIO DELLE ASL-qui si parla veramente di MARCHIO A FUOCO da parte della societa' e di chi vorrebbe inoculare(i terapeuti) in loro
quel bel concetto di normale,che riceveranno sempre come un corpo estraneo,una rientranza annerita,il senso di colpa,finche' sapranno indossarlo,vestito di cenere,senza poter comprendere del tutto che sono penetrati in un ENORME ATRIO VUOTO.Tanto la societa' ha sputato sulle loro carcasse inermi che "ci sono arrivati"(i piu' non ci arrivano,ma questo è un altro discorso).Se avessero realizzato la propria unicita',forse non sarei qui ad additare.Per costoro la distinzione non è un fatto culturale,perche' non hanno trovato la propria cultura,la cultura del "per me",l'altrimenti.Brancolano tra i miti d'oggi e la cultura del branco(dal grande fratello alle hit parade cuore amore,melassa varecchina e tunz-tunz)questo perchè la "cultura"(e parlo di qualcosa di davvero estremo,non di aver un giorno visitato una mostra di Magritte)è qualcosa di"forte",di buono solo per cuori coraggiosi,per stomaci buoni.Purtroppo.Ma era un'altra questione. "
E.E.:ne hai accennato,immagino volessi dire di piu sui summenzionati mattacchioni-non-matti,come concetto... "
C.A.:E' la vecchia storia del terzo polo.Normalita',follia,terzo polo.Ma chi educa al terzo polo?Il mattacchione, se vogliamo usar cosi',si autogenera.O prende pezzi e li ricompone,per cosi dire..Se Dio è:cosi' devo essere-o La Morale è"devo essere normale"nella forma mattacchione l'originale normale bada ai casi propri.Fa autogestione.Controlla e dispendia,elimina,distrugge...Non c'è un Guru che possa spiegare al mattacchione cosa si debba fare per pervenire al per -me.Non c'è prete,non c'è spiegazione.Non "Dio" ma "Io".Gia' enunciate,"l'originale normale"" il "mattacchione (originario?)l'"eccentrico" come volete voi, "sono acategoriali.Integrati e spostati è la categoria pulita,perfetta per i piu'.Menti semplici che capiscono solo questo schema"ma fatti ricooverare"se non è detto con ironia benigna da un amico simile,è il movimento-stereotipo dell'inossidabile coatto,proletario o borghese che vuole eliminare ogni dissenso,vita spontanea,estro-ogni GENEROSITA'. "
E.E:"Ovviamente,non solo gli intellettuali fuori dal coro sono lontani dal tetro comfort della salute mortale"?
A.:Certo.Si puo' lavorare,e possedere spirito critico,sensibilita' per il fuori....
Cultura è anche cultura umana."Osare col pensiero" è una categoria importante dell'acategorialita'.Non solo idee per artisti. "
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