giovedì 25 dicembre 2008

ESTETICA MEDIOCRE -Per una teoria dei Molti,terzo capit.diApologia dell'Opposto,II parte

EUTILIO EUTERPO:"Quindi,quale scelta indispensabile,segregatezza,aspra selettivita?"
ANGELIERI:"anche e non necessariamente.Se uno mangia troppo mondo,si trovera' a discettarne piu' del dovuto.Ma è indispensabile.L'ideale sarebbe qualcuno con cui vuoi davvero dividere la vita da portare sempre in giro per appoggiare la sua immagine,quale decalcomania,sugli spazi vuoti,oberati dal frastuono assordante di quest'umanita' sgradita.A propos di aspra selettivita',voglio ricordare che noi non siamo qui solo per questo,e se qualcosa s'issa al di sopra dello spesso strato di bitume caliginoso del Brutto,la preleviamo e la mettiamo in saccoccia.Purtroppo diviene obbligatorio inamidare categorie sociali,prestar fede ai cosiddetti preconcetti.
E.E:"LE categorie sociali cui alludi,mi pare che ne abbiamo gia' parlato,questo tema del preconcetto,che viene tanto avversato,come ovvio,dalla cultura del politically correct,di pari passo con le idee di tolleranza sociale,della diversita',etc.Amplia."
A:"poco da ribadire,c' è un ipernervismo del disdicevole che porta a preservarsi,a codificare i nemici,ad essere con piu' veemenza propri amici,dedurre da una somma di casi,tener presente che c'è un meglio del peggio ma in certi ambienti è sempre da evitare.Il sapere dei preconcetti è un sapere sociale,ma anzitutto identitario.E formalmente,ripeto,un atteggiamento corretto,gentilema sospettoso in merito all'accesso al territorio,sacro e impuro,dove si collazionano i riti piu' forsennati e si lascia vibrare una passione non facile da interpretare con l'aiuto di settimanali illustrati.
"So di essere una pecora nera....e azzurra"(Sms di un ascoltatore di Radio Rock) ,Saro' sempre la pecora suddetta per qualcuno,anche se molto lontano da qui.L'umanitarismo ha i suoi dei,io osservo i singoli volti.Un'idiozia settoriale,dove si confondono geografia ed esprit individuale,mi costringe a scansare il concetto di tolleranza universale,per riservarlo a chi davvero se lo merita.Vi sono immigrati che non sopporto,altri che non solo tollero,ma accetto volentieri.Poi è scontato si debba dar loro giuridicamente una possibilita',ma
costituendomi come minoranza spirituale,gruppo invisibile,penso che siano piu' tollerati loro di me e dei miei affini.Esiste un feticcio del diverso tollerato,dove AlTRE diversita' non sono tollerate dagli stessi "diversi"geografico-etnici.L'immigrato albanese,figlio di una cultura americanizzata,per risposta ai regimi dell'est,totalmente appiattita e ligia ai miti d'oggi,storce la bocca di fronte a qualsiasi sperimentazione individuale(capelli,cappotti)che devii dalla sua normalita'(basta vedere come ti guardano per strada),cara soprattutto ai coatti di destra e a buona parte del proletariato e/o,con altre forme,alla borghesia benpensante.Dunque il diverso ghettizza il diverso,con uno sguardo,dove la prima diversita' è solo superficiale,economica.Gli stessi,ma deviamo ad altre attitudini,possono compar ire come prescelti nella gradatoria del bello "topico".
Il Bello "topico",pilastro dell'estetica mediocre:il calciatore,il modello,l'attore hollywoodiano,che semplicemente non è universale perchè ci sono donne che non lo ritengono tale.E noi contiamo su queste.Basta spostare un po' lo sguardo,altre nazioni,altri quartieri...
COSA E' SEMPLICE, COSA E' OTTUSO?
COSA E' COMPLICATO,COSA E' REALE?

e vedere "ALTRO"!!!
E.E:"Daccapo alla donna.Si enucleano dunque di nuovo valori di bellezza"
A:"COme uno struggente brano dei King Crimson puo' incenerire una melodia da tormentone estivo,cosi un solo volto puo' spiccare da lla massa liquida di vane strappette.Non me la prendo con l'amore comunemente inteso,ma esiste un'altalena cosciente tra cio' che si ama e cio'che si disprezza,dunque l'amore è dialettico alla Distruzione.La Distruzione poi ama cosi follemente i suoi intervalli,soste per un sorso di vento...
E.E:"Ma ,nello specifico,l'estetica mediocre,se permetti una formula,ha sbocco in una "fuga a due voci?"
A:Non so se voglio dire di piu'.Nel mio caso,la speranza è data dove non vi è speranza alcuna.Dove non era piu'dato sperare,intendo,costruire ponti e castelli per un volto...
E.E:"Nel ritratto di un'artista da giovane di James Joyce si parla della metafora dell'esilio,assieme,probabilmente ,alla maschera,come soluzione esistenziale per l'artista,incompreso in patria o nel mondo.E' la posizione assunta nella fuga,solitaria o amicale,dall'estetica mediocre?"
A:""silenzio,astuzia,esilio"
il primo allude alla maschera dell'artista,"lotta"marginale,implosiva,non contundente.Quasi cortese.Cui ho accennato piu' volte.Ma nemmeno "astuzia",non è poi il termine esatto,parlerei di accortezza,di gestione della propria diversita'.Esilio,senz'altro,a meno di una societa' redenta da una rivoluzione che non ho nemmeno la forza di sognare,e cio' che lo brucia e lo redime è un amore da rifugiati"

Inverno-primavera2007

Nessun commento:

Posta un commento